Carie dei bambini: ecco tutto quello c’è da sapere per la salute di tuo figlio

Sei preoccupata per la salute di tuo figlio? Pensi che possa avere una carie e non sai come agire? Ecco una rapida guida per prevenire e curare le carie dei bambini.

La carie è il processo di distruzione a carico dei tessuti duri del dente: smalto, dentina e cemento. Secondo il diagramma di Keyes del 1962 vi sono tre fattori principali che combinati tra loro danno luogo alla carie ai denti:

  • Fattori predisponenti;
  • Zuccheri fermentabili presenti nella dieta;
  • Placca batterica.

diagramma di Keyes della carie
Diagramma di Keyes del 1960
A questi tre fattori successivamente se ne aggiunse un quarto: il tempo di esposizione all’agente cariogeno.
Vediamo dunque a partire dalla prevenzione fino alla terapia in cosa consiste.

Indice:

  1. Fattori predisponenti
  2. Carie dei bambini
  3. Prevenzione
  4. Terapia
  5. Cibi o bevande a rischio

Fattori predisponenti

Per fattori predisponenti si intendono quelle condizioni generali o locali che possono aumentare il rischio di contrarre la malattia.

Tra i fattori generali annoveriamo: gravidanza, disordini metabolici, disvitaminosi, pazienti con ridotta produzione di saliva e malattie infettive.

Tra i fattori locali spiccano:

  1. scarsa igiene orale;
  2. affollamento dentario;
  3. apparecchio ortodontico;
  4. protesi incongrue;
  5. fumo.

Questo non significa che chiunque fumi o porti un apparecchio ortodontico abbia carie ai denti, però è molto più esposto a contrarla.
Ne deriva che è molto importante ridurre al massimo i restanti fattori del diagramma di Keyes: placca batterica e carboidrati fermentabili.

Carie dei bambini

La carie nei bambini invece, tipicamente colpisce i denti da latte, ed è una infezione dentale tra le più comuni. Non per questo, però, dovrebbe essere sottovalutata o ignorata.

Va infatti ricordato che, anche nei bambini, la carie procede fino a provocare la completa distruzione del dente e che può rivelarsi una patologia estremamente dolorosa per il piccolo. Anche se i dentini da latte cadranno per lasciare spazio a quelli definitivi, dunque, è sempre opportuno rivolgersi al proprio odontoiatra di fiducia per procedere a una otturazione.

sorriso di un bambino

Se la carie nel bambino viene ignorata, infatti, può accelerare o ritardare la caduta del dente da latte, causando dei problemi ai successivi definitivi, come ritardi di eruzione o malocclusioni.

La carie nei denti da latte, ma anche in quelli permanenti, in soggetti di ogni età, è provocata sempre dalle medesime cause: i batteri presenti nel cavo orale e, nello specifico, nella placca dentale, che producono acidi che aggrediscono lo smalto dentale, demineralizzandolo. Il processo va avanti fino a raggiungere la dentina, o addirittura la polpa, sede di vasi e nervi.

Tuttavia, la carie dei bambini può avere un excursus molto più rapido rispetto agli adulti, in quanto  i denti da latte hanno dimensioni minori rispetto a quelli definitivi e sono caratterizzati da uno smalto meno mineralizzato e più friabile.

Prevenzione

Come prevenire dunque l’insorgere della carie nei denti da latte?

Come sempre, la prima e imprescindibile regola per mantenere sani e forti i denti dei vostri bambini, ponendo le basi corrette per una bocca sana anche in età adulta, è una corretta igiene orale sin dalla tenera età.

spazzolare i denti da latte

Una corretta igiene orale è fondamentale. Al contrario di quanto si crede, i denti da latte influiscono sui denti permanenti.

Sarebbe buona norma iniziare a lavare i denti di tuo figlio sin dal primo dentino, o ancora meglio, iniziando a pulire le sue gengive ancora prima che metta i denti, dopo ogni poppata o pasto e utilizzando uno spazzolino a setole morbidissime oppure una soffice garza.

Ecco quali sono le regole generali da seguire per evitare e prevenire la carie dei bambini.

  1. Insegna a tuo figlio come spazzolare i denti;
  2. Assicurati che lo facciano almeno due volte al giorno (dopo la prima colazione e prima di andare a letto) per almeno due minuti;
  3. Acquista per loro spazzolini con setole morbide;
  4. Cambia lo spazzolino non appena le setole appaiono diradate;
  5. Evita che assumano bevande e cibi zuccherati e gommosi, soprattutto lontano dai pasti;
  6. Assicurati che facciano almeno due visite l’anno dal dentista.

Terapia

Se ti sei resa conto che tuo figlio ha una o più carie, la prima cosa che dovresti fare è portarlo dal dentista.

La cura professionale indicata per il trattamento delle carie è l’otturazione dentale. Questo metodo consiste nel rimuovere tutto il materiale carioso e successivamente nel sigillare tutte le cavità formatesi con la demineralizzazione.

Nel caso in cui la carie abbia già superato smalto e dentina e stia attaccando la polpa del dente, è necessario devitalizzare il dente.
La prevenzione è comunque la forma di cura più efficace per evitare qualunque tipo di problema.

cura dei denti da latte

Pertanto, se tuo figlio ha una carie, vi sono differenti approcci a seconda della severità del problema. Si parte da una semplice otturazione, per arrivare a devitalizzazione o estrazione nei casi più gravi.

Cibi o bevande a rischio: la sindrome da biberon

Particolarmente aggressivi per i denti da latte risultano:

  • tisane o infusi in commercio in bustine già pronte e pre-zuccherate;
  • latte zuccherato;
  • miele;
  • l’utilizzo quotidiano, frequentemente al posto dell’acqua, di succhi di frutta o bevande acide;
  • dolciumi vari, specie lontani dai pasti.

Tutto questo, nei primi anni del bambino, spesso si traduce nella cosiddetta “sindrome da biberon”.

La sindrome da biberon altro non è che la presenza di carie multiple dei denti da latte, che, spesso, all’età di due-tre anni, si presentano già diffusamente cariati sia nei settori posteriori che in quelli anteriori.

Va sempre ricordato che i denti da latte cariati fanno male come i denti degli adulti, e dunque va assolutamente prevenuta, al bambino, questa esperienza dolorosa..
Ricordatevi anche che è molto più semplice, per chi si occupa di bambini ed ha a cuore il loro benessere, intervenire quando il dolore non sia ancora presente perché chiunque avrebbe una disponibilità maggiore a essere approcciato se in uno stato di benessere, piuttosto che afflitto da dolore.

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