Malocclusioni dentarie e scheletriche: ecco la guida per chiarirsi le idee

Il tuo dentista ti ha detto che hai una malocclusione e non sai di che si tratta? Che si intende per I, II e III classe? Ecco una semplice guida per farsi una panoramica sui vari tipi di malocclusioni dentarie e scheletriche.


Indice:

  1. Cosa si intende per malocclusione
  2. Crescita delle ossa mascellari
  3. Classi di Angle
  4. I Classe 
  5. II Classe
  6. III Classe
  7. Morso aperto
  8. Morso profondo
  9. Cross-bite
  10. Scissor-bite
  11. Affollamento dentario

Le malocclusioni

In generale, il termine malocclusione indica che l’arcata superiore “chiude male” con l’arcata inferiore. A seconda che la causa appartenga a una struttura piuttosto che ad un’altra, esse si distinguono in:

  • Malocclusioni ossee, in cui vi sono disordini tra le strutture scheletriche;
  • Malocclusioni dentarie, in cui le strutture ossee sono bilanciate ma i denti sono disallineati;
  • Malocclusioni miste o dento-scheletriche, in cui vi è la combinazione di entrambe.

malocclusioni dentarie

Le malocclusioni dento-scheletriche interessano sia lo sviluppo e la posizione dei denti, sia lo sviluppo dell’osso mascellare e della mandibola.

Crescita delle ossa mascellari

Nella patogenesi delle malocclusioni ossee o miste, gioca un ruolo estremamente importante la crescita delle ossa mascellari.

Il mascellare è un osso fisso a cui sono annessi i denti dell’arcata superiore.

La mandibola invece è un osso mobile che si articola con il cranio attraverso le articolazioni temporo-mandibolari di destra e sinistra.
Ad essi sono annessi i denti del’arcata inferiore.

anatomia della mandibola

Il mascellare superiore e la mandibola si sviluppano con la crescita aumentando di volume.
Il viso di un bambino è infatti più piccolo e rotondo rispetto a quello di un adolescente o di un adulto, poiché negli anni si sviluppa in lunghezza e larghezza.

Le direzioni di crescita delle ossa mascellari sono influenzate dalle caratteristiche genetiche e in misura inferiore da quelle ambientali. Difatti, quando i rapporti ideali non sono rispettati, la crescita può non essere armonica, generando una malocclusione.

Le classi di Angle

Ognuno di noi possiede un determinato profilo del viso, che si differenzia da quello di chiunque altro.
In realtà, quello che noi vediamo è il risultato di come si sono orientate le ossa mascellari nello spazio: può esserci un profilo normale o fisiologico oppure patologico.

A tal proposito, possiamo  identificare tre classi di sviluppo delle ossa del volto: la classe I, la classe II e la classe III.

Classe I

Siamo in presenza di ossa che crescono con regolarità di sviluppo, il profilo è armonico, tendente ad essere rettilineo.
Può essere definita come la classe ideale di riferimento.I classe scheletrica

Classe II

Il mascellare tende a crescere più velocemente della mandibola che spesso appare più corta, arretrata e ruotata all’indietro.
Il profilo della faccia è tendenzialmente convesso.II classe scheletrica

Classe III

Il mascellare superiore non si sviluppa verso l’avanti in maniera proporzionale allo sviluppo della mandibola che risulta più lunga con il mento sporgente.
Il profilo facciale è generalmente concavo.III classe di Angle

Morso aperto

Un paziente con open-bite (morso aperto) presenta un morso che non si chiude nella parte anteriore, e gli incisivi superiori non toccano gli inferiori, lasciando uno spazio.

Così come le classi di Angle può far parte sia delle malocclusioni dentarie che di quelle scheletriche, a seconda che siano coinvolti i denti o le basi ossee.

morso aperto

L’open-bite, tipico dei bambini, è spesso collegato all’uso prolungato del succhiotto o alla suzione del pollice o ad un’abitudine viziata come la frequente interposizione della lingua tra i denti.

Generalmente alla sospensione del succhiotto il morso aperto si chiude spontaneamente, senza interventi specifici dell’ortodontista.
Altre volte, è utile introdurre un apparecchio mobile che ne renda difficile l’utilizzo.

Morso profondo

Un paziente con deep bite (morso profondo) presenta i denti incisivi dell’arcata superiore che coprono in maniera marcata gli incisivi inferiori.

In alcuni casi gli incisivi inferiori possono apparentemente allungarsi in maniera tale da poter ferire il palato.

morso profondo

I pazienti con il morso profondo possono rappresentare casi molto complessi per l’ortodonzia in quanto il posizionamento dei brackets può essere molto difficile se non impossibile per l’assenza di spazio.

È quindi importante intervenire il prima possibile con apparecchi ortodontici-ortopedici per prevenire questa situazione.

Cross-bite

Il cross-bite, detto anche morso incrociato è una particolare malocclusione che si realizza sul piano orizzontale. 

Essa prevede un alterato rapporto tra le cuspidi di due o più denti in cui i denti superiori chiudono internamente rispetto agli inferiori.cross-bite monolaterale

Può essere mono- o bilaterale, parziale o totale.
Quando il cross-bite è totale siamo in una condizione di III classe scheletrica.

È una delle malocclusioni dentarie e scheletriche più difficili da correggere, soprattutto se il problema è una contrazione dell’osso mascellare.

Scissor-bite

Alla stessa maniera del morso a forbice, anche lo scissor-bite è una malocclusione che si manifesta sul piano orizzontale.

scissor-bite

Detto anche morso a forbice, qui l’inversione dei rapporti cuspidali è esattamente opposta rispetto a quella del cross-bite: le cuspidi interne dei denti superiori chiudono esternamente rispetto a quelle degli inferiori.

Affollamento dentario

L’affollamento dentario, a differenza delle problematiche precedenti, rientra tra le malocclusioni dentarie.

Spesso gergalmente definiti “denti accavallati“, i denti possono affollarsi per cause genetiche, acquisite o per una crescita residua.

affollamento dentario

Ad esempio possibili ragioni potrebbero essere:

  • eccessiva discrepanza tra i denti e l’osso in cui sono inseriti;
  • perdita precoce di un dente da latte;
  • anomalie dentarie che possono condizionare l’armonia dell’arcata;
  • crescita residua della mandibola.

Erroneamente si potrebbe pensare che l’affollamento dentario possa solo dare luogo ad un difetto estetico.

Tuttavia, dei banali “denti storti” potrebbero predisporre a carie, parodontopatie e disordini a carico dell’articolazione temporo-mandibolare che non andrebbero sottovalutati.

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