Cosa mangiare dopo l’impianto: la dieta corretta per evitare complicanze

Hai affrontato un intervento di implantologia e non ricordi le raccomandazioni che ti ha fornito l’odontoiatra? Quali sono i cibi da evitare? Ecco alcuni preziosi consigli su cosa mangiare dopo l’impianto.


Indice:

  1. Cosa mangiare dopo l’impianto
  2. Rispettare il coagulo
  3. I cibi consigliati
  4. Cosa mangiare nell’immediato post-intervento

Cosa mangiare dopo l’impianto

La dieta post-intervento in implantologia rappresenta una parte fondamentale del trattamento.

Porre la giusta attenzione nell’alimentazione da seguire dopo aver messo uno o più impianti, significa minimizzare le complicanze e permettere una corretta guarigione dei tessuti.

cibi dopo implantologia

Difatti, l’intervento di implantologia, nonostante sia ormai eseguito di routine da numerosi centri implantologici, resta un intervento chirurgico e in quanto tale necessita di alcuni accorgimenti.

La vite implantare, specialmente se lasciata scoperta, è opportuno che guarisca indisturbata senza la pressione di cibi duri.

Oppure, allo stesso modo, cibi particolarmente caldi potrebbero andare a rompere il coagulo che si viene a formare, rischiando di compromettere il processo di osteointegrazione degli impianti.

Rispettare il coagulo

Nell’interfaccia tra osso e impianto si forma un coagulo di sangue prima e un tessuto di granulazione poi, supporti essenziali per i successivi processi di riparazione. Qui, iniziano ad attivarsi cellule ad attività riparativa come fibroblasti, piastrine e osteoblasti. Gli osteoblasti, cellule deputate alla sintesi di nuovo osso, dopo essere migrati nel sito chirurgico iniziano a deporre la loro matrice. Si inizia così a formare osso attorno all’impianto, che di conseguenza diventerà immobile e pronto per essere caricato.

Osteointegrazione degli impianti

È proprio questo coagulo che va rispettato durante il post-operatorio.

I cibi consigliati

Al termine dell’intervento, l’implantologo fornirà al paziente consigli per mantenere una dieta bilanciata in ogni momento della giornata.

La creazione di un piano alimentare personalizzato è finalizzato ad andare incontro alle singole esigenze del paziente.
Si terrà conto di eventuali intolleranze, patologie preesistenti e anche ai gusti personali di ognuno.

Ecco qualche consiglio su cosa mangiare dopo l’impianto dentale:

  • mangiare cibi freddi e morbidi;
  • evitare cibi piccanti o l’elevato consumo di spezie;
  • evitare cibi troppo acidi (pomodori, agrumi);
  • evitare alimenti con fibre filamentose (finocchio);
  • consumare verdure cotte (zucchine, zucca, broccoli, cavolfiore);
  • evitare alimenti troppo duri per la masticazione (frutta secca, prodotti da forno).

dieta dopo l'impianto

Si tratta ovviamente di alcune indicazioni di massima, il paziente infatti avrà piena libertà di scelta proprio per rendere la dieta post-intervento facile e non restrittiva rispetto alle normali abitudini.

L’impatto psicologico della dieta dopo l’impianto

La possibilità di scegliere cosa mangiare dopo l’impianto, in base ai gusti e anche alla disponibilità degli alimenti in casa, è molto importante anche da un punto di vista psicologico, affinché il post intervento non sia considerata una situazione al di fuori della normalità, anche rispetto alla regolare vita familiare.

Cosa mangiare nell’immediato post-intervento

Il periodo immediatamente successivo ad un intervento di implantologia potrebbe essere caratterizzata da difficoltà masticatorie, infiammazione tissutale e dolore.

Per tali motivi lo stesso giorno dell’intervento per cena è consigliabile mangiare cibi freddi e liquidi come gelati o formaggi spalmabili.
In alternativa, si potrebbe anche optare per una vellutata di verdure tiepida (zucchine, carote, zucca, patate).

gelato

La colazione del giorno dopo invece può prevedere un cappuccino oppure del thè sempre tiepido. Gli spuntini possono variare dallo yogurt al gelato.

Già a partire dal terzo giorno potranno essere reinseriti tutti gli alimenti, compresi pasta, carne e pesce con l’accortezza che siano ben cotti e non troppo duri alla masticazione.

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