Impronta digitale: cos’è e come funziona?

Ogni volta che ti prendono l’impronta ti viene il riflesso del vomito? Non sopporti quel terribile sapore del materiale da impronta? Tramite questo articolo ti tufferai nel mondo dell’impronta digitale, nuova frontiera dell’Odontoiatria.

La prima domanda che sorge spontanea è: “per quale motivo utilizzare qualcosa di digitale?“. La risposta è la stessa che si darebbe chiedendosi perchè utilizzare uno smartphone, un computer, la fotografia digitale o il GPS. Tutti noi, che ci piaccia o no, ci siamo catapultati nell’era digitale.
impronta digitale

La tecnologia digitale ha modificato la professione odontoiatrica così radicalmente che in un futuro non troppo lontano, l’arte di prendere impronte convenzionali non sarà più così necessaria. Difatti, cucchiai porta-impronte e relativi materiali, sono sempre più frequentemente sostituiti, specialmente negli studi odontoiatrici più avanzati, dall’utilizzo dell’impronta digitale.


Indice:

  1. Impronta convenzionale vs digitale
  2. Precisione e durata
  3. Come rilevare l’impronta digitale

Impronta convenzionale vs impronta digitale

Normalmente, quando viene eseguita una presa dell’impronta tradizionale, si miscela il materiale da impronta in una coppetta per poi distribuirlo su un cucchiaio porta-impronta di forma idonea per le proprie arcate. Successivamente, il porta-impronte con il materiale si inserisce nel cavo orale del paziente e si attende l’indurimento. A materiale indurito, l’impronta si invia all’odontotecnico il quale vi colerà il gesso e studierà il caso sotto le indicazioni dell’odontoiatra.

impronta convenzionale
L’impronta che si rileva con il metodo tradizionale è il negativo del cavo orale

Quando si osserva un’impronta convenzionale, si vede un’immagine negativa della bocca. È difficile se non qualche volta impossibile valutare con precisione la qualità di un’impronta semplicemente valutando il suo negativo. Spesso sono presenti bolle, striature, strappi che possono inficiare la precisione della procedura.

L’impronta digitale ha migliorato questo processo e ha reso possibile la valutazione della procedura in tempo reale. Ossia, mediante l’utilizzo di uno scanner intraorale dotato di una piccola telecamera, si scansionano le arcate dentarie in modo tale che queste si possano visualizzare in tempo reale sul monitor di un computer. Così facendo, si eliminano i problemi di un’impronta tradizionale, ovvero:

  • Si vede un’immagine ingrandita ad alta risoluzione di com’è realmente l’arcata e non del suo negativo;
  • Permette al dentista di vedere la qualità dell’impronta digitale mentre sei ancora sulla poltrona;
  • Eventuali errori possono essere visualizzati sul monitor e immediatamente corretti.

L’impronta digitale è più precisa e dura anche di meno

Il dentista, grazie all’impronta digitale, riceve una verifica immediata del suo lavoro, evitando appuntamenti supplementari e nuove impronte. L’impronta digitale può essere anche di 20 minuti più veloce rispetto alle impronte convenzionali, ciò si traduce in uno stress notevolmente inferiore per il paziente.

scanner intraorale impronta digitale

Ancora, la necessità di tenere aperta la bocca è minima con le impronte digitali, dal momento che non c’è nessun materiale da impronta che cola all’interno della bocca del paziente.

Come si prende un’impronta digitale?

Lo scanner intraorale è uno strumento dotato di una telecamera che consente di acquisire i dati digitali. Senza alcun tipo di polvere o liquido, lo scanner rileva le arcate dentarie e le scansiona in pochissimi minuti. Dopo aver rilevato l’impronta digitale, i dati vengono trasferiti ad un software grazie al quale sarà possibile elaborare e finalizzare il caso.

scanner intraorale

L’impronta generata potrà essere dello stesso colore delle arcate del paziente e potrà essere mostrata a quest’ultimo, il quale farà molta più facilità a comprendere la riabilitazione che si andrà ad eseguire. Grazie all’impronta digitale è possibile realizzare i manufatti protesici richiesti in modo preciso, rapido e comfortevole per il paziente. Oltre alle applicazioni in protesi, è possibile ricorrere all’impronta digitale perfino per i trattamenti ortodontici.


In definitiva, le impronte digitali e gli scanner intraorali stanno prendendo il sopravvento sulle impronte convenzionali. Nonostante solo il 9% degli studi adotti questo metodo, si prevede che nel futuro la maggior parte delle impronte sarà digitale. Nei prossimi 5-10 anni si stima che la percentuale sarà prossima al 100%.

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