Sei in un periodo di stress e ti è comparso un ascesso? Il gonfiore è così evidente che stai pensando di inciderlo? Scopriamo insieme se conviene davvero bucare l’ascesso dentale.
Probabilmente se stai leggendo questo articolo soffri di ascessi ricorrenti oppure ne hai uno adesso e non sai come trattarlo. Ma esistono rimedi fai-da-te?
Uscire di casa con il viso gonfio non è certamente piacevole e in più il dolore è sordo e continuo…come fare? Conviene bucarlo?
Affrontiamo il tema degli ascessi cercando di rispondere a queste domande.
Indice:
Ascessi: definizione e classificazione
Anzitutto il termine ascesso è piuttosto generico. In gergo specialistico si tratta di una raccolta di pus in una cavità neoformata.
In soldoni, è una sorta di bolla piena di liquido purulento che può comparire nelle sedi più disparate.
Il pus contenuto al suo interno è prettamente ricco di cellule del sistema immunitario, detriti cellulari e batteri.
A livello del cavo orale gli ascessi sono classificati in:
- Parodontali, qualora riguardino i tessuti di sostegno del dente;
- Periapicali, nel momento in cui diventano complicanza di una carie;
- Gengivali, solitamente dovuti a traumi a carico della gengiva;
- Pericoronali, quando sono siti in prossimità di tessuti molli infiammati attorno ad un dente parzialmente erotto, tipicamente il dente del giudizio;
Ascesso e dolore
La sintomatologia di un ascesso è variabile a seconda della sua tipologia e della sua estensione.
Ad esempio, un ascesso periapicale è caratterizzato da un dolore che si accentua durante la masticazione e la percussione. In più, vi si può sovrapporre una sensazione di “dente allungato”.
Negli ascessi pericoronali invece, non è infrequente ritrovare un’infiammazione dei linfonodi vicini oppure un rialzo febbrile.
In quadri più seri, il dolore si fa sordo e costante in quanto il liquido purulento comprime le pareti entro cui è contenuto.
Qui sorge a molti l’idea di ricorrere alla scelta drastica: bucare l’ascesso oppure no?
Bucare l’ascesso oppure no?
Se stai pensando di bucare l’ascesso è bene che tu sappia che si tratta di una manovra decisamente sconsigliata.
Indubbiamente, forare i tessuti per permettere la fuoriuscita del liquido purulento consente una diminuzione del dolore e del gonfiore, ma è una manovra che non va fatta a casa.
L’incisione è necessario che la esegua il proprio dentista.
1. Anzitutto, non tutti gli ascessi possono essere incisi. È necessario che vi siano le condizioni adatte per incidere, ovvero la presenza di un ascesso molto superficiale.
2. In secondo luogo l’utilizzo di strumenti fai-da-te che per definizione non possono mai essere sterili può determinare l’infezione del foro di incisione con ulteriore peggioramento del quadro clinico.
3. Ancora, l’incisione, così come l’antibiotico, non è risolutiva.
Difatti, potrebbe favorire un sollievo nel breve termine ma la recidiva è sempre in agguato.
Questo è il motivo principale per cui si soffre di ascessi ricorrenti: si bada a cure fai-da-te palliative come antibiotici e incisioni casalinghe senza rimuovere la causa dell’ascesso stesso.
Senza la rimozione della causa, che può essere la presenza del materiale necrotico di un dente cariato, l’ascesso tenderà sempre a ripresentarsi.