I tuoi denti appaiono allungati? Il tuo dentista ti ha già estratto diversi denti dicendo che soffri di piorrea? Attraverso un’attenta analisi del problema scopriamo l’importanza di curare la parodontite e scongiurare la perdita dei denti.
Ogni volta che viene perso un dente ci si sente sempre abbattuti. È una parte di noi che ci lascia e che non potrà più tornare indietro.
Spesso insorge un vero senso di rabbia a pensare a quanto li hai curati nel corso degli anni. Ma com’è possibile che li hai persi così velocemente? E soprattutto, come prevenirlo?
Indice:
- La parodontite
- La sua irreversibilità
- Recessione delle gengive e tasche parodontali
- Mobilità dentale
- Perdita dei denti
- Diabete e parodontite
- Parodontite e altre patologie
- Il valore di un dente naturale
La parodontite
La parodontite, volgarmente detta piorrea, è l’infiammazione del parodonto profondo, ovvero l’insieme dei tessuti di sostegno del dente.
Ogni dente non è fuso con l’osso circostante bensì è collegato ad esso mediante un’interfaccia di tessuti che prende il nome di parodonto. Quest’ultimo è costituito da:
- Gengiva;
- Cemento;
- Osso alveolare;
- Legamento parodontale.
Nel momento in cui, per via di un accumulo di placca e tartaro si assiste ad una infiammazione del parodonto superficiale, si è nel contesto della gengivite. Tipicamente, le gengive infiammate sono gonfie, arrossate e sanguinano. Se pensi di soffrire di tale problema clicca qui.
Fortunatamente la gengivite è un’infiammazione di tipo reversibile: una volta curata, la tua bocca tornerà esattamente come prima.
Se invece la gengivite non viene curata, l’infiammazione da superficiale passa a profonda e coinvolge i tre tessuti restanti (cemento, osso alveolare e legamento parodontale). In questo caso si parla di parodontite.
Dopo questa breve introduzione, vediamo quindi quali sono i 5 buoni motivi per curare la parodontite:
1- Una strada senza ritorno
Se nella gengivite i danni sono reversibili, nella parodontite non c’è chance di tornare indietro. Difatti, una volta che l’infiammazione ha coinvolto il parodonto profondo, le fibre di attacco non potranno più ripararsi autonomamente.
2- Recessione delle gengive o tasche parodontali
Come già descritto in maniera approfondita sull’articolo sulle tecniche di spazzolamento, l’insieme delle caratteristiche anatomiche della gengiva prende il nome di biotipo gengivale. A seconda del proprio biotipo, i danni della parodontite possono portare alla recessione delle gengive oppure allo sviluppo di tasche parodontali.
In caso di biotipo sottile la gengiva recederà e i tuoi denti appariranno allungati.
Se invece sei un biotipo spesso il danno ha una compromissione estetica inferiore ma è più subdolo.
Difatti, la gengiva sembrerà perfettamente al suo posto ma si formerà la tasca parodontale: uno spazio virtuale tra la gengiva e il dente, profondo diversi millimetri.
Più è profonda la tasca e più ci saranno batteri nocivi per il parodonto.
In soldoni, la parodontite in un biotipo spesso dà meno problemi estetici ma è prognosticamente più sfavorevole rispetto a quella in un biotipo sottile.
3- Mobilità dei denti
La mobilità dei denti è un segno tardivo ma sicuramente merita di essere citato tra i buoni motivi per curare la parodontite.
Quando la distruzione del parodonto si fa particolarmente importante, si assisterà ad una mobilità più o meno spiccata degli elementi dentari. È la spiacevole sensazione di un dente che può cadere da un momento all’altro e che magari fa male quando ci mastichiamo sopra.
4- Perdita dei denti
Spesso in molti articoli sparsi per il web si legge che la parodontite fa perdere i denti. In realtà la perdita degli elementi dentari è soltanto il punto terminale di un lungo e consentiamocelo, trascurato problema. Curare la parodontite significa intercettarla dai suoi primi segni, e la perdita dei denti è esattamente l’evenienza più temibile.
In questo caso la distruzione dell’osso ad opera dell’infiammazione evocata dai batteri coinvolge a 360 gradi e per tutta la sua altezza il parodonto attorno al dente. Il risultato è un dente assolutamente non funzionale alla masticazione che potrebbe saltare via anche con un banale starnuto.
5- Curare la parodontite per limitare il diabete
Curare la parodontite potrebbe rappresentare un trattamento fine a se stesso ma in realtà riveste un ruolo fondamentale in altre patologie come il diabete.
È stato dimostrato che un soggetto con il diabete non compensato presenta una distruzione del parodonto maggiore, così come un paziente con la parodontite possa aggravare i segni e sintomi del diabete. Ecco un video esplicativo: Fonte Società Italiana di Parodontologia.
6- Parodontite e altre patologie
In numerosi articoli della letteratura scientifica è stata dimostrata l’associazione tra parodontite e disturbi cardiovascolari.
L’infiammazione a carico del parodonto profondo può predisporre ad aterosclerosi, ipertrofia del miocardio, aggravare un morbo di Alzheimer preesistente. Recenti studi suggeriscono anche un collegamento con artrite reumatoide, morbo di Parkinson, psoriasi e disturbi respiratori.
7- Il dente è un gioiello dal valore inestimabile
Perdere un dente potrebbe sembrare superfluo considerato l’ampio ventaglio di soluzioni protesiche presenti in commercio. Tuttavia, nulla potrà mai comparare un dente naturale ad un impianto o a qualunque altra protesi. Sarà sempre la brutta copia di ciò che avevi prima.
Curare la parodontite è fondamentale per evitare problemi locali e generali. Capire quali sono i rischi connessi è estremamente utile per conoscere ciò a cui si va incontro con un problema in apparenza banale.
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