Spazzolare i denti è una delle attività quotidiane più frequenti, un pò come farsi la doccia o truccarsi. Ma ti sei mai chiesto se esegui una tecnica di spazzolamento corretta? Attraverso questa guida potrai capire l’importanza di una tecnica e di uno spazzolino ideale per la tua bocca.
Di solito, raramente ci domandiamo se eseguiamo correttamente i gesti più radicati nella nostra quotidianità. Difatti, certe azioni le compiamo così tante volte che ormai sono diventate quasi automatiche, senza pensare alle conseguenze relative ad un’esecuzione scorretta. La selezione errata di uno spazzolino o la scarsa conoscenza di una tecnica di spazzolamento corretta sono due esempi lampanti. Vediamo dunque come correggere eventuali errori e tutelare la salute della vostra bocca.
Indice:
- Tecnica di spazzolamento corretta: da cosa dipende?
- Biotipo sottile
- Biotipo spesso
- Tecnica per biotipo sottile
- Tecnica per biotipo spesso
Tecnica di spazzolamento corretta: da cosa dipende?
Uno degli aspetti fondamentali da chiarire è che non esiste UNA tecnica di spazzolamento ideale, bensì esiste LA tecnica di spazzolamento ideale per la tua bocca. Ci sono numerose varianti che suggeriscono al tuo dentista o alla tua igienista di consigliarti una modalità piuttosto che un’altra. L’aspetto più rilevante che condiziona tale scelta è senza dubbio il biotipo gengivale.
Il biotipo gengivale è l’insieme delle caratteristiche anatomiche a carico della gengiva. Esso riveste notevole importanza per quanto concerne la progressione e la prognosi della parodontite (volgarmente detta piorrea). Il biotipo gengivale può essere sottile o spesso, con le caratteristiche di ognuno riassunte nella tabella sottostante.
Biotipo sottile
Come è evidente, il biotipo sottile è tendenzialmente più festonato, con i picchi gengivali (definiti papille) che sembrano quasi delle guglie. Si tratta di una gengiva molto sottile, definita “a lama di coltello”, che è quasi trasparente. Ci sarà in questo caso la netta predominanza della recessione gengivale: le gengive si ritirano poichè anche l’osso sottostante sarà più sottile. Se l’osso è sottile, si distrugge più facilmente e quindi la gengiva non risulterà più sostenuta, recedendo. Avere un biotipo sottile dà uno svantaggio estetico considerevole per via della recessione gengivale ma è un fattore favorevole per la progressione della parodontite in quanto i microbi non avranno più difficoltà a rilasciare le loro tossine.
Biotipo spesso
Il biotipo spesso è tipicamente “a buccia d’arancia”, cioè si presenta finemente punterellato e possiede una sezione più spessa. Solitamente esso sviluppa tasche profonde, ovvero dei difetti all’interno dei quali si annidano i microbi che indisturbati continueranno a distruggere i tessuti. In questo caso la recessione è rara o assente in quanto anche l’osso è ben rappresentato: la sua distruzione, difatti, non sarà tale da compromettere il sostegno della gengiva sovrastante. La presenza di una tasca profonda esclude la coesistenza di una recessione gengivale ma è un fattore sfavorevole per la progressione della parodontite in quanto i batteri presenti nella tasca troveranno un habitat ideale per poter sviluppare ulteriori danni.
Biotipi e spazzolamento: la tecnica giusta
Assodate ora le differenze tra i due biotipi gengivali, sei finalmente in grado di capire la tecnica di spazzolamento corretta per la tua bocca.
Biotipo sottile
Il biotipo sottile, per definizione ha spessori molto sottili pertanto dobbiamo spazzolare con la maggior delicatezza possibile. Se appartieni a questa tipologia anatomica è altamente consigliato uno spazzolino ultra-soft. Lo spazzolino ultra-soft pulisce esattamente alla stessa maniera rispetto a quello un pò più rigido. La tecnica corretta prevede uno spazzolamento dalla gengiva verso il dente, dal rosa al bianco. Lo spazzolino elettrico è raccomandato, fatta eccezione per quelle gengive estremamente trasparenti e sottili.
Tecnica di Bass modificata eseguita con lo spazzolino manuale. Fonte: Fabio Barbugian.
Biotipo spesso
Nel biotipo spesso, va benissimo tra quelli manuali, uno spazzolino soft, un pò più rigido. La tecnica di spazzolamento corretta prevede la formazione di cerchietti fra gengiva e dente. In tale biotipo è di prima scelta l’utilizzo dello spazzolino elettrico in quanto le testine abbracciano perfettamente il dente. Se sei ancora dubbioso se preferire uno spazzolino manuale a uno elettrico scopri quale è meglio.
Tecnica di Fones eseguita con lo spazzolino manuale. Fonte: Columbia College Calgary.
In conclusione, ad ogni biotipo corrisponde uno spazzolino e una tecnica di spazzolamento idonea differente. Con questa piccola guida dovresti finalmente essere in grado di spazzolare in maniera corretta. La prevenzione è il primo step per avere denti sani e brillanti in poche mosse.
4 Citazioni su “Tecnica di spazzolamento corretta: può davvero fare la differenza?”