Passi molto tempo al supermercato interrogandoti su quale sia lo spazzolino migliore? Sei convinto che lo spazzolino duro sia l’ideale per le tue gengive? Scopriamo insieme se per l’igiene quotidiana è meglio uno spazzolino morbido o duro.
Scegliere uno spazzolino è un po’ come scegliere un’automobile: si studiano caratteristiche e funzionalità di uno strumento che utilizzeremo tutti i giorni, più volte al giorno.
A volte però, i pazienti prendono scelte avventate o hanno false convinzioni dettate dall’immaginario comune. Sfatiamo dunque tutti i miti e scopriamo se è meglio uno spazzolino morbido o duro.
Indice:
Può la durezza delle setole influire sulla quantità di placca rimossa?
Per stabilire se è meglio uno spazzolino morbido o duro occorre fissarsi un parametro da analizzare. Sicuramente, l’obiettivo che si prefissa qualunque spazzolino al mondo è rappresentato dalla rimozione della placca dalla superficie dei denti.
Secondo numerosi studi che valutano la percentuale di placca asportata, è stato dimostrato che la tipologia di setole dello spazzolino non influisce in nessuna maniera.
Che sia morbido, medio o duro dunque, la capacità di rimozione della placca è solo determinata dalla tecnica di spazzolamento adottata.
Quel temibile nemico: la sensazione di pulito
Incoraggiare il prossimo ad abbandonare lo spazzolino a setole dure è una missione che chiunque dovrebbe perseguire. Tuttavia, spesso e volentieri si sente dire:”lo spazzolino duro è l’unico che mi dà una sensazione di pulito, soprattutto se spazzolo forte”.
Si tratta di individui un po’ abitudinari o forse tradizionalisti che hanno paura del cambiamento.
Pur risultando apparentemente comfortevole, uno spazzolino duro, soprattutto se associato ad uno spazzolamento vigoroso può provocare seri danni a denti e gengive. Ad esempio:
- Il trauma può determinare la recessione delle gengive, soprattutto in un biotipo sottile;
- Possono comparire faccette di usura a livello del colletto dei denti;
- Si può realizzare un quadro di ipersensibilità dei denti piuttosto importante.
Inoltre, se lo spazzolino duro è scioccamente utilizzato in associazione a polveri abrasive quali bicarbonato o polvere al carbone al fine di sbiancare i denti, oltre agli effetti appena citati, si può assistere ad un progressivo ingiallimento dei denti. Lo smalto abraso e assottigliato, esporrà la dentina sottostante di colore giallo.
A prescindere che sia meglio uno spazzolino morbido o duro, i “maniaci della sensazione di pulito” non si smuoveranno mai dalle loro abitudini.
Anche per gli spazzolini “In medio stat virtus”?
Per molte cose la virtù sta nel mezzo. Ma vale anche per gli spazzolini?
In realtà non è possibile generalizzare. Ogni paziente è diverso dall’altro e può essere indicata una tipologia piuttosto che un’altra.
Abolito per sempre lo spazzolino duro, volendo essere pedanti la scelta tra manuale e medio spetterebbe all’igienista dentale o all’odontoiatra, ma nel dubbio, è sempre meglio uno spazzolino morbido.
La necessità di delegare questa scelta deriva dal fatto che i pazienti con biotipo spesso possono tollerare meglio uno spazzolino a setole medie. Si tratta di pazienti con spessori del parodonto piuttosto importanti che possono tollerare delle setole più aggressive.
Qui, la recessione gengivale è estremamente improbabile.
Al contrario, nel biotipo sottile è assolutamente indicato uno spazzolino morbido o addirittura ultra-morbido. La gengiva è molto sottile e per evitare che receda è opportuna una tecnica idonea associata a delle setole delicate.
Il tema dei biotipi è già stato affrontato in uno dei vecchi articoli, se non ricordi o non sai di che si tratta scopri le differenze tra un biotipo sottile e un biotipo spesso.
In conclusione per tutti coloro che si sono chiesti se è meglio lo spazzolino morbido o duro tramite questo articolo hanno trovato la loro risposta. Lo spazzolino a setole dure è assolutamente da evitare in quanto può causare seri danni a denti e gengive.
Grazie, il consiglio mi è stato molto utile.