Ogni giorno provi una tecnica di sbiancamento fai-da-te nuova? Avere i denti bianchi è sempre stato il tuo sogno? Partiamo dagli errori e sbugiardiamo 6 falsi rimedi per sbiancare i denti.
Oggigiorno, l’aumento del benessere generale spinge sempre più i pazienti a considerare come patologico qualsiasi inestetismo dentale. Nasce così la continua ricerca di prodotti naturali, miscele fai-da-te o semplici presidi che promettono di ottenere denti bianchi da star.
Ma siamo sicuri che siano efficaci? Analizziamo 7 falsi rimedi per sbiancare i denti cercando di comprendere il motivo per il quale non funzionano e perchè potrebbero addirittura risultare dannosi.
Indice:
- Chewing-gum sbiancanti
- Dentifrici sbiancanti
- Penne e strisce sbiancanti
- Bicarbonato
- Pulizia dei denti
- Curcuma e polvere al carbone
1- Chewing-gum sbiancanti
Numerosi chewing-gum presenti in commercio promettono di svolgere un’azione sbiancante. Tuttavia, dando un’occhiata sul retro della confezione agli ingredienti che li compongono, mancano totalmente gli agenti sbiancanti come il perossido di idrogeno o perossido di carbammide. Ciò significa che l’azione sbiancante è del tutto assente.
Inoltre, il continuo masticare fuori dai pasti potrebbe risultare dannoso per l’articolazione temporo-mandibolare. Difatti, secondo numerosi studi scientifici un utilizzo eccessivo delle gomme da masticare, si traduce, soprattutto nelle donne, in eventuali emicranie o mal di testa di tipo tensivo.
2- Dentifrici sbiancanti
Il tema dei dentifrici sbiancanti è già stato affrontato in uno dei nostri articoli. Se sei curioso di leggerlo approfonditamente clicca qui. L’utilizzo del dentifricio whitening non sbianca i denti ma aiuta a mantenere il bianco dei denti o al massimo dà luogo soltanto alla rimozione delle macchie superficiali.
Svolge fondamentalmente un’azione abrasiva che, in coloro che utilizzano dentifrici sbiancanti per periodi prolungati, espone lo smalto ad una serie di rischi quali:
- abrasioni dello smalto;
- assottigliamento dello smalto con maggior ingiallimento;
- aumento della sensibilità.
3- Penna e strisce sbiancanti
In farmacia o al supermercato sono spesso presenti penne o strisce sbiancanti che vanno applicate sui denti al fine di ottenerli più bianchi. In questo caso, gli agenti sbiancanti, come il perossido di carbammide, sono presenti ma il loro utilizzo è spesso sconsiderato.
Utilizzare questi presidi può risultare dannoso per lo smalto se prima della loro applicazione non si consulta il proprio odontoiatra. Oltretutto, le penne sbiancanti producono soltanto un effetto temporaneo.
4- Bicarbonato
Tra i falsi miti per sbiancare i denti sicuramente quello maggiormente famoso è l’utilizzo del bicarbonato.
Usare il bicarbonato che abbiamo a casa sullo spazzolino è assolutamente vietato in quanto non nasce per fare i trattamenti sbiancanti. I granellini che lo compongono sono estremamente abrasivi e possono andare a danneggiare la struttura del dente.
Pertanto il bicarbonato:
- non sbianca;
- va a graffiare la struttura dello smalto rendendola ruvida e porosa causando come effetto collaterale un accumulo più rapido delle macchie;
- assottiglia lo smalto esponendo la dentina sottostante che è di colore giallo. Ne deriva un ingiallimento irreversibile del dente.
5- Pulizia dei denti
Molti pazienti credono che durante la pulizia dei denti venga eseguito un contestuale sbiancamento. In realtà durante l’igiene orale professionale non si sbianca proprio nulla.
La fase finale della detartrasi prende il nome di polishing o lucidatura. Essa consiste nella rimozione dei pigmenti sulla superficie esterna del dente mediante uno spazzolino e una pasta abrasiva oppure tramite un getto di acqua e polvere di bicarbonato.
Il trattamento sbiancante invece, prevede l’utilizzo di gel che vanno a modificare il colore interno dello smalto, rendendo più bianca e brillante la parte interna del dente. Dunque lo sbiancamento si può fare dopo l’igiene orale professionale ma non coincide con la lucidatura.
6- Curcuma e polvere al carbone
Curiosando per il web, la polvere al carbone e di curcuma sembrano avere proprietà quasi miracolose. Sembra quasi che abbiano effetti antidepressivi o antitumorali. Tra quelle spesso citate, figura quella di poter sbiancare i denti.
Tuttavia, lo sfregamento di queste polveri sui denti ha lo stesso effetto del bicarbonato: graffia e assottiglia lo smalto; dunque sono assolutamente da evitare.
In conclusione, bisogna porre particolare attenzione a tutti i rimedi della nonna o falsi miti che promettono di sbiancare i denti. Gli unici sbiancamenti affidabili sono eseguibili soltanto dal dentista o dall’igienista dentale.
Buongiorno,
vorrei conoscere il suo parere riguardo l’uso del dentifricio con l’argilla.
Grazie
Ciao e grazie per il commento! L’argilla associata al dentifricio non ha alcun effetto benefico. Al contrario, lo smalto dentario va incontro ad abrasione, con tutti i potenziali danni già discussi nell’articolo.
Salve, ultimamente ho usato, fortunatamente per una volta sola, della curcuma comprata in un supermercato, ponendola sopra dei cetrioli e girando il tutto, poi ho mangiato questi cetrioli con curcuma! Ho avuto uno spiacevolissimo risultato: mi sono ritrovata con molte zone dei denti completamente sporche di un colorito arancione scuro/marrone, il quale non se ne va con i rimedi naturali e mi preoccupa moltissimo. In modo particolare ho visto che si è fissata sulle otturazioni e in basso ad un dente impiantato e ad un ponte. Cosa mi consiglia di fare? Pensi che avevo da pochi giorni già fatto una seduta di pulizia dei denti…Attendo con fiducia una sua risposta.
Cara Margherita, hai fissato una nuova seduta di igiene dentale? Te la consiglio se il dente risulta ancora macchiato a distanza di qualche giorno