Da un po’ di tempo mangiare il gelato è diventato impossibile? A volte perfino respirare ti fa sobbalzare dal dolore? Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sui denti sensibili.
La sensibilità dentale, assieme alla carie è uno dei problemi più diffusi del cavo orale. Essa si manifesta come una sensazione dolorosa acuta, pungente e di breve durata non ben localizzabile a carico di uno o più denti.
Ma da cosa può essere causata? E come prevenirla?
Indice:
- Perchè i denti diventano sensibili?
- Denti sensibili e parodontite
- 12 buoni rimedi
- Una panoramica sui numeri
Perchè i denti diventano sensibili?
Tipicamente lo stimolo doloroso può essere scatenato da diversi fattori:
- Stimoli termici, come bevande o cibi freddi;
- Cibi acidi o agrodolci;
- Stimoli pressori come il semplice spazzolamento dei denti;
- Dall’aria inspirata nei casi più eclatanti.
Per comprendere a fondo il motivo per il quale i denti diventano sensibili è opportuno rivedere rapidamente la struttura del dente.
La parte del dente che sporge nel cavo orale è costituita da smalto, dentina e polpa. Lo smalto è lo strato più esterno e funge da “scudo protettivo” nei confronti di tutte le aggressioni esterne. Si tratta del tessuto più duro del corpo umano, privo di vasi e di terminazioni nervose.
Questa barriera anatomica, può essere erosa dagli acidi della placca batterica o dei cibi, oppure abrasa a seguito di una impropria tecnica di spazzolamento o dall’uso di dentifrici aggressivi. A seguito dell’assottigliamento della parete di smalto, verrà esposta la dentina sottostante.
La dentina è un tessuto un po’ meno mineralizzato dello smalto e di colore giallognolo.
Migliaia di canali microscopici contenenti fibre nervose scorrono attraverso la dentina verso il centro del dente (la polpa). Se lo smalto è assottigliato o assente, i fattori scatenanti suddetti, stimolano le fibre nervose e danno il caratteristico dolore acuto dei denti sensibili.
Questo è uno dei motivi per cui la sensibilità dentale è detta sensibilità dentinale e non a caso le terapie professionali per i denti sensibili mirano proprio ad occludere questi tubuli.

Denti sensibili e parodontite
Oltre all’assottigliamento di smalto e dentina, un’altra causa piuttosto comune di denti sensibili è data dalla recessione gengivale.
Quando le gengive si ritirano si viene ad esporre la radice del dente, ricoperta di cemento. Il cemento è molto meno mineralizzato dello smalto, di conseguenza protegge molto meno la dentina.
Ne deriva una maggiore suscettibilità alla sensibilità dentale.

È bene notare inoltre, che i denti sensibili rappresentano un effetto collaterale indesiderato di alcuni trattamenti odontoiatrici quali sbiancamento professionale, levigatura radicolare o terapie conservativo-protesiche.
12 buoni rimedi per i denti sensibili
Spesso può capitare che i denti risultino sensibili in maniera del tutto normale come può accadere nelle prime ore dopo una pulizia dei denti professionale.
Ma cosa fare quando il dolore non cessa? E come prevenire? Vediamo alcuni utili rimedi e accorgimenti che si possono adottare:
- Evitare uno spazzolamento energico dei denti: lo smalto va rispettato;
- Utilizzare uno spazzolino a setole morbide;
- Usare un dentifricio per denti sensibili;
- Eseguire visite periodiche dal proprio dentista per prevenire la parodontite;
- Spazzolare i denti dopo 15-20 minuti dai i pasti. Ciò renderà lo spazzolamento meno aggressivo nei confronti dello smalto;
- Limitare l’uso di dentifrici sbiancanti;
- Evitare nella maniera più assoluta polveri abrasive come bicarbonato, curcuma, carbone;
- Limitare i cibi particolarmente acidi come arance, limone, succhi di frutta;
- Vernici o gel fluorati con agenti desensibilizzanti da applicare sui denti sensibili;
- Ricopertura della recessione gengivale;
- Risolvere un eventuale digrignamento dei denti;
- Nei casi più disperati, devitalizzare il dente in questione.
Una panoramica sui numeri
Diversi studi scientifici sono stati condotti per valutare la sensibilità dentinale. È stato valutato che la fascia di età maggiormente colpita da questo disturbo è quella compresa tra i 20 e i 40 anni, prediligendo il sesso femminile.
Inoltre, l’81% dei soggetti affetti da ipersensibilità avverte una fitta o dolore assumendo cibi o bevande fredde; il 25% assumendo cibi o bevande caldi; il 41% quando inspira aria fredda; il 21% quando mangia alimenti dolci.
Alcuni pazienti avvertono sensibilità anche quando spazzolano i denti, in particolar modo se il risciacquo avviene con acqua fredda.
In conclusione, qualora si ravvisi un aumento della sensibilità dentale è opportuno rivolgersi al proprio dentista il quale dopo un’accurata raccolta dei dati e visita clinica potrà risolvere il problema.
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