Ecco tutto ciò che c’è da sapere sui traumi ai denti

Hai un dente spezzato e sono sai come comportarti? Temi che quel dente fratturato vada inevitabilmente estratto? Scopriamo insieme cause, tipologie e terapia dei traumi ai denti.

I denti, siano essi da latte o permanenti, ci accompagnano quasi per tutta la vita. Entrambi, sopportano i carichi masticatori, sono esposti a innumerevoli sostanze acide o abrasive e purtroppo possono anche essere vittime di traumi.

traumi ai denti

Un importante studio sui traumi eseguito negli Stati Uniti ha evidenziato come circa il 25% degli adulti abbia subito nel corso della vita almeno un trauma a carico del distretto oro-facciale. Ma quali sono le cause principali? Scopriamolo insieme.


Indice:

  1. Cause e fattori di rischio dei traumi ai denti
  2. Classificazione dei traumi e possibile terapia
  3. Infrazione coronale: la classica microfrattura
  4. Frattura di corona non complicata
  5. Frattura di corona complicata
  6. Frattura corono-radicolare
  7. Frattura radicolare
  8. Avulsione completa: quando il dente viene via intero

Cause e fattori di rischio dei traumi ai denti

I traumi dentali sono eventi molto frequenti che possono colpire i bambini in età prescolare, scolare o gli adulti. Fortunatamente nel 35% dei casi non è necessaria terapia medica ma è sempre necessaria un’attenta osservazione del caso.

Le attività che sono maggiore causa di traumi ai denti sono:

  • Prima deambulazione;
  • Attività ludiche dei bambini;
  • Attività sportive;
  • Incidenti stradali;
  • Maltrattamenti sui minori o atti di violenza.

bambini che giocano

Sicuramente, i pazienti maggiormente a rischio sono coloro che hanno i denti ricostruiti, sporgenti o piuttosto grandi, così come quelli con malocclusioni tali per cui l’arcata superiore è più in avanti rispetto all’inferiore.

Nel momento in cui occorre il trauma, spesso le vittime degli stessi o i genitori sono colpiti da un profondo panico. Sapere come agire e ciò a cui il traumatizzato andrà incontro è il primo passo per evitare complicanze.

Classificazione dei traumi dentali e possibile terapia

Nel corso degli anni numerosi autori hanno proposto differenti tipi di classificazioni dei traumi ai denti ma sicuramente quella maggiormente condivisa a livello scientifico internazionale è quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, descritta per la prima volta da Andreasen nel 1981.

frattura dentale

Pur essendo più che mai vero che i traumi possono anche coinvolgere le strutture circostanti, come ossa e labbra, richiedendo un trattamento e una gestione completamente differenti, limitandoci esclusivamente ai denti avremo:

  • Infrazione coronale;
  • Frattura di corona non complicata;
  • Frattura di corona complicata;
  • Frattura corono-radicolare non complicata;
  • Frattura corono-radicolare complicata;
  • Frattura orizzontale di radice;
  • Frattura obliqua di radice;
  • Frattura verticale di radice.
  • Avulsione completa.

Infrazione coronale: la classica microfrattura

Il trauma dentale meno grave è senza dubbio l’infrazione coronale. Si tratta di una piccola incrinatura sulla superficie della corona del dente.Non vi è separazione di frammenti e può essere evidente una linea di demarcazione tra le due porzioni di dente. È un dente indebolito ma non compromesso.

infrazione coronale

In questi casi si potrebbe anche non intervenire a meno che il paziente non ritenga tale linea scarsamente estetica. Va in ogni caso tenuto sotto controllo in quanto potrebbe essere più suscettibile a futura frattura, sensibilità o dolore.

Frattura di corona non complicata

La frattura di corona indica un trauma che ha determinato la perdita di una certa quantità di sostanza dentale. Con il termine “non complicata” si intende il mancato interessamento della polpa, sede dei vasi e nervi del dente.

frattura di corona non complicata

Tali fratture possono interessare solo lo smalto o anche dentina e la loro terapia richiede la ricostruzione della porzione di dente colpita. Se possibile è bene recuperare la porzione fratturata e portarla dal dentista in modo tale che possa essere riapplicata.

Frattura di corona complicata

In questo tipo di fratture, oltre al quadro precedente, viene ad essere coinvolta la polpa del dente, sede del cosiddetto “nervetto”. Sono traumi ai denti un po’ più estesi che necessitano di una devitalizzazione del dente seguita da una sua ricostruzione.

frattura coronale complicata

Anche qui è sempre bene recuperare la porzione fratturata.

Fratture corono-radicolari

Per le fratture combinate di corona e radice valgono le stesse considerazioni fatte per quelle di corona. La sola differenza la conferisce il fatto che se la rima di frattura va sottogengiva potrebbe essere indicato un piccolo interventino al fine di esporla.
L’intervento in questione prende il nome di allungamento di corona clinica.

Dopo aver fatto ciò si procederà all’eventuale devitalizzazione in caso di interessamento della polpa e alla seguente ricostruzione o incapsulamento del dente affetto.

Fratture di radice

Quando il trauma interessa la radice dell’elemento dentario si parla di frattura radicolare. Queste possono distinguersi in alte, medie o basse a seconda del punto della radice in cui si realizzano e in verticali, oblique e orizzontali.

frattura verticale di radice
Frattura verticale di radice: il dente è irrecuperabile

Tipicamente i denti maggiormente affetti dalla frattura verticale sono i primi premolari superiori o più in generale i denti devitalizzati. Si tratta un’evenienza che non può solo essere causata da traumi ai denti ma può capitare anche durante la masticazione di cibi molto duri come il torrone.

In caso di frattura verticale di radice l’unica terapia possibile è l’estrazione del dente interessato. Non esistono difatti altri interventi applicabili e il dente è irreversibilmente compromesso.

In caso di frattura obliqua o orizzontale sarebbe teoricamente possibile tentare un allungamento di corona clinica (se la rima di frattura è alta), o un intervento di rimozione dell’apice del dente (se la rima di frattura è bassa).

Tali trattamenti tuttavia dipendono da caso a caso e anche qui potrebbe essere in alcune circostanze necessaria l’estrazione.

Avulsione completa: quando tutto il dente viene via intero

Se sei caduto dalla bicicletta è tutto il tuo dente è venuto via, non disperare: potrebbero esserci ancora delle possibilità di recuperarlo!
Fondamentale qui sono la tempestività e la calma.

avulsione dentale

L’obiettivo principale quando accade tale evenienze è tentare il tutto per tutto di recuperare il dente perso. Bisognerà successivamente sciacquarlo con acqua tiepida per rimuovere eventuali detriti senza grattarlo. Raschiare un dente avulso azzera le possibilità di reimpianto in quanto vengono rimosse tutte le fibre di attacco del dente.

Dopo il risciacquo è necessario inserirlo in un bicchiere di latte, saliva o soluzione fisiologica e recarsi immediatamente dall’odontoiatra. Qui le variabili sono molteplici: prima si giunge a visita (possibilmente entro due ore) e maggiori sono le possibilità di successo del reimpianto. Ciò che è certo è che negli adulti la devitalizzazione è inevitabile.


In conclusione, la gestione del paziente traumatizzato nell’area oro-facciale comporta un’attenta valutazione delle eventuali lesioni a carico dei denti e la loro pronta riabilitazione.

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