Il dente fa male? Scopriamo insieme di che si tratta

Non riesci a dormire la notte per il continuo dolore ai denti? Perfino mangiare è diventato un problema? Cerchiamo di capire quali possono essere le cause per le quali il dente fa male.

Il mal di denti è uno dei sintomi più avvertiti a livello mondiale.
La percezione del dolore è soggettiva ma, secondo molti pazienti si tratta di qualcosa comparabile al dolore per il parto.

La nota dolente è che, in molti casi, i farmaci anti-infiammatori concedono un sollievo soltanto di durata breve o nulla.
Come fare in questi casi?

Sicuramente recarsi immediatamente dal proprio odontoiatra sarebbe l’opzione più affidabile. Ma se sei in viaggio e il dente fa male, come riconoscere il problema?

il dente fa male


Indice:

  1. Cause più frequenti di dolenzia dentale
  2. Sensibilità e carie
  3. Pulpite
  4. Dente necrotico
  5. Altre condizioni

Cause più frequenti di dolenzia dentale

Dolore è un termine aspecifico, ovvero estremamente generico, che può riferirsi a milioni di condizioni cliniche.
Ma tu che hai il mal di denti, sicuramente vorrai dare “nome e cognome” a questa sofferenza e capire la causa di questo disturbo.

Vediamo dunque quali possono essere le problematiche più frequenti di dolore dentale:

  • Sensibilità;
  • Pulpite;
  • Parodontopatie apicali;
  • Fratture o incrinature della radice;
  • Pericoronarite del dente del giudizio;
  • Gengiviti e parodontiti;

Dalla sensibilità alla carie…

Molto spesso i pazienti avvertono una forte sensibilità a carico degli elementi dentari. Ciò può essere piuttosto seccante e può limitare le azioni più banali quali ad esempio il mangiare un gelato o semplicemente il bere un bicchiere di acqua fresca.
Ma qual è la causa?

mal di denti sensibilità

Anzitutto un dente può presentare sensibilità perché si esegue uno spazzolamento molto vigoroso o per via di un eccessivo utilizzo di dentifrici sbiancanti.

Ancora, azioni che portano ad una erosione progressiva dello smalto dei denti come mordere limoni, bere succhi di frutta acidi, episodi frequenti di vomito.

Ma una delle cause più preoccupanti di sensibilità è senza dubbio la carie.
La carie, nella sua fase iniziale è molto difficile da vedere ad occhio nudo e può portare dapprima ad un aumento della sensibilità fino ad arrivare ad un vero e proprio dolore provocato.

Difatti, una carie di media entità non causa un dolore spontaneo ma generalmente il dente fa male durante lo spazzolamento o la masticazione.

Il vero mal di denti: la pulpite

Il punto terminale della carie è il suo arrivo in polpa.
La polpa è il tessuto più interno del dente e nel momento in cui viene invasa dai microbi, porta alla pulpite. In questo caso il dolore è estremamente violento.

Esso è di tipo spontaneo, pulsante e irradiato, a tal punto che spesso il paziente non riesce a capire quale sia il dente coinvolto.
Il dente fa male ancora di più durante la notte, o in generale ogni qualvolta il paziente si distende.

La pulpite consta in due fasi: una fase sierosa in cui il mal di denti aumenta sia con il caldo che con il freddo e una fase purulenta in cui aumenta con il caldo ma diminuisce con il freddo.
In quest’ultima fase non è infrequente trovare pazienti che si recano allo studio odontoiatrico con una bottiglietta d’acqua in mano, proprio perché dà un breve sollievo.

dolenzia dentale

La pulpite è seguita dalla necrosi pulpare, ovvero l’infiammazione (e quindi il dolore) cessa in quanto i tessuti muoiono.

Tuttavia, ciò non vuol dire che la situazione possa essere presa sottogamba, in quanto si tratta di un serbatoio pieno di microbi; andrebbe con urgenza eseguita una devitalizzazione.

Il dente necrotico non mi fa male, perché devitalizzarlo?

Un dente non devitalizzato è una nicchia di microbi che potenzialmente possono raggiungere anche il circolo.

La condizione più frequente alla base del dolore in questi casi è la manifestazione della parodontite apicale.
Si tratta in parole povere del classico ascesso o di un granuloma alla base della radice del dente.

In caso di ascesso, il dente fa male alla pressione e lo si avverte più allungato. Il granuloma ha una sintomatologia localizzata a livello dell’area vicina al punto terminale della radice dentaria.
Anche qui l’unica soluzione è la devitalizzazione o una sua riesecuzione qualora sia stata già effettuata in passato.

Altre condizioni per cui il dente fa male

Può capitare che magari masticando il torrone o il semino di amarena della marmellata si possa avvertire un crack.

Le fratture a carico della radice sono delle evenienze possibili, ma la più temibile è senza dubbio quella verticale.
Il dolore in questi casi è accentuato soprattutto nel momento in cui si rilascia il bolo alimentare durante la masticazione e la sua unica terapia è l’estrazione del dente coinvolto.

Più frequentemente anziché fratture vi sono delle incrinature del dente, a volte presenti dopo l’esecuzione di una devitalizzazione.

dolore ai denti

Inoltre, il mal di denti può essere dovuto ad una pericoronarite del dente del giudizio.
Il sacco pericoronarico del terzo molare (da qui il termine pericoronarite) è stato infiltrato dai batteri e causa tutti i segni dell’infiammazione, tra cui il dolore.

In questo caso il caso va valutato ma se non si riesce a controllare tale infiammazione, potrebbe essere necessaria l’estrazione del dente.

Infine, il mal di denti più che collegato al dente stesso, può essere dovuto alle strutture che lo circondano.

Un’infiammazione a carico della gengiva (gengivite), magari coinvolgendo anche i tessuti più profondi (parodontite), può determinare dolenzia dentale. La classica condizione che avverte il paziente è un dente che fa male e che si muove.

La terapia in questa circostanza raramente prevede l’estrazione del dente, bensì la sua riabilitazione mediante terapia parodontale.
L’altra faccia della medaglia della parodontite è la recessione, che esponendo la radice del dente aumenta la sensibilità e quindi il dolore.


Tramite questo articolo hai avuto una panoramica generale di numerose cause di mal di denti. Un dente che fa male è un dente che ha bisogno di cure, pertanto non va trascurato. Capire (o più o meno orientarsi) su ciò di cui si è affetti è il primo passo per ottenere la salute della propria bocca.

 

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