“La pulizia dei denti rovina lo smalto”. Bufala o realtà?

Non hai mai fatto una pulizia dei denti in vita tua? Molti amici o colleghi ti hanno detto che gli strumenti della detartrasi possono rovinare i tuoi denti? Vediamo insieme se è proprio vero che la pulizia dei denti rovina lo smalto.

La pulizia dei denti, detta anche detartrasi o ablazione tartaro, consiste nella rimozione meccanica del tartaro con strumenti manuali, sonici o ultrasonici. Come già accennato in numerosi articoli, l’eliminazione del tartaro è fondamentale per prevenire carie, gengiviti e parodontiti.

tartaro
Il tartaro è costituito da microbi, sostanze organiche e minerali

Tuttavia, ci sono numerosi pazienti particolarmente scettici che non si sottopongono a tale trattamento in quanto ritengono che possa danneggiare lo smalto dei denti. “Meglio restare così…non voglio che si danneggi il mio dente”. Ma sarà vero oppure no?


Indice:

  1. Con la pulizia dei denti si rovina lo smalto?
  2. Gli strumenti sono aggressivi?
  3. Dove vanno ad agire?

Sarà vero che si rovina lo smalto?

Indubbiamente, se lo strumentario viene utilizzato con pressione eccessiva o nella maniera impropria, è possibile danneggiare denti e gengive.

In realtà, tralasciando questi casi limite che non vanno contemplati in quanto bisogna sempre supporre che si utilizzi la tecnica adeguata, con gli strumenti idonei e nel contesto appropriato, in nessun caso la pulizia dei denti rovina lo smalto.

Lo smalto è un tessuto di origine epiteliale che dopo la sua deposizione non viene rimaneggiato. Ne consegue, che tutti gli agenti abrasivi o erosivi a cui è esposto possono produrre un danno irreparabile.

Tuttavia, anzichè preoccuparsi della detartrasi che rovina i denti, bisognerebbe spostare l’attenzione verso altri bersagli, come:

polvere al carbone
Polvere al carbone

Esistono degli strumenti più aggressivi? Una panoramica

Per rimuovere il tartaro dalla superficie dei denti è possibile utilizzare svariati strumenti. Tra i più utilizzati figurano quelli manuali, sonici e ultrasonici. Va citato anche l’utilizzo del laser.

Gli strumenti manuali sono costituiti da una lama dotata di uno o più bordi taglienti che consentono la rimozione dei detriti. Sono presidi assolutamente efficaci ma necessitano di una buona tecnica di esecuzione.
Studi scientifici hanno infatti dimostrato che questi strumenti producono maggior perdita di sostanza dentale rispetto agli altri.

strumenti manuali

Se è vero che in particolar modo con gli strumenti manuali è necessaria una discreta abilità dell’operatore per rimuovere il tartaro senza arrecare danni, con gli strumenti sonici o ultrasonici il discorso è differente.

Gli ablatori sonici sfruttano la pressione dell’aria per generare una vibrazione meccanica, che a sua volta fa vibrare la punta dello strumento. La frequenza di vibrazione si aggira tra i 2000 e i 6000 Hz.

Gli ablatori ultrasonici invece, convertono la corrente elettrica in energia meccanica, permettendo la vibrazione degli inserti. Qui, la frequenza è compresa tra i 18000 e i 45000 Hz.

ablatore ad ultrasuoni
Ablatore ad ultrasuoni

L’uso dei sonici e ultrasonici, dipendendo meno dalla tecnica usata, arrecano meno danni. Sono senza dubbio più semplici da usare.

Dove vanno ad agire?

Uno dei tanti motivi per cui la detartrasi non rovina lo smalto dei denti è che gli strumenti suddetti non agiscono soltanto sullo smalto. Possono difatti essere utilizzati a livello radicolare per rimuovere i detriti dalla radice.

In questo caso si parla di levigatura radicolare e non ci si confronta con lo smalto, bensì con il cemento.

struttura parodonto

Inoltre, bersaglio della punta degli strumenti è quasi sempre il solco gengivale, ovvero uno spazio virtuale che separa la gengiva dalla superficie del dente.
Qui, la superficie del dente non viene neanche sfiorata.


In definitiva, ci sono 1001 motivi per cui è fondamentale eseguire delle pulizie dei denti periodiche. Seppur ci siano strumenti più aggressivi di altri, la preoccupazione che questi possano rovinare i denti è infondata in quanto ciò deriva soltanto da un utilizzo incongruo degli stessi.

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