Dente da devitalizzare: cosa significa? Ecco una guida per capire di che si tratta

Hai un dente compromesso e non sai se conservarlo o meno? L’estrazione costa meno e sei quasi tentato? Scopriamo insieme cosa si fa quando hai un dente da devitalizzare.

Numerosi pazienti rifiutano la devitalizzazione del dente preferendovi l’estrazione. “Togliere il dente mi costa 3 volte meno”; “estraiamolo, poi si pensa”. Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta?

Per poter orientarsi in maniera corretta è fondamentale comprendere cosa si intende per devitalizzazione, perché è necessaria e per quale motivo va preferita, quando possibile, all’estrazione


Indice:

  1. Cos’è la devitalizzazione
  2. Quando eseguirla
  3. Perchè è necessaria
  4. Devitalizzare un dente step-by-step

Cos’è la devitalizzazione

Devitalizzazione è un termine che letteralmente significa “togliere la vita”.
In gergo odontoiatrico consiste nella rimozione della polpa dentaria infetta, infiammata o necrotica.

Quando eseguirla

La polpa, ricca di vasi e nervi, a seguito di carie profonde o traumi può andare incontro ad un processo infiammatorio irreversibile noto come pulpite.

ascesso periapicale

In questo caso il paziente riferirà un dolore di tipo:

  • Pulsante;
  • Irradiato;
  • Di difficile localizzazione;
  • Che si accentua nelle ore notturne o da stesi;
  • Accentuato dal caldo e dal freddo nelle prime fasi e attenuato dal freddo nelle ultime fasi.

Il dolore in questione è estremamente violento, non rispondente a terapia anti-infiammatoria e addirittura secondo molti comparabile a quello del parto.

Superata anche questa fase, si giunge alla necrosi della polpa, ovvero il dente non riceve più sangue e nutrienti e muore.
In questo caso il paziente non avvertirà più dolore, ma l’infezione procederà in maniera subdola attorno all’apice della radice.

Rischierebbero così di formarsi ascessi, granulomi dentali o cisti in grado di compromettere ulteriormente la condizione del dente interessato ma anche delle strutture circostanti.

Chiaramente, sia nello stadio di pulpite che in necrosi, si tratta di un dente da devitalizzare.

Perchè è necessaria

Un dente morto, pur essendo asintomatico resta pur sempre un serbatoio di microbi e/o di tessuti morti che vanno rimossi.

L’eventuale persistenza di un elemento dentario necrotico difatti, può portare ad ulteriori complicanze quali ascessi, granulomi o cisti.

Di conseguenza la devitalizzazione mira a eliminare questo serbatoio di microbi e di cellule morte dai canali della radice tramite l’utilizzo di strumenti manuali e meccanici.

fasi devitalizzazione dente

Dopo aver completato il trattamento sarà sufficiente restaurare il dente mediante un’otturazione o una corona artificiale per averlo esattamente come prima o quasi. devitalizzare o estrarre il dente

Pertanto, un dente da devitalizzare è un atto medico che ha come obiettivi:

  • L’eliminazione di microbi che potenzialmente potrebbero raggiungere il circolo e dare problemi di salute locali e generali;
  • La rimozione di tessuto infetto che potrebbe determinare ascessi, granulomi o cisti;
  • In ultima analisi, restaurare il dente e ristabilire estetica e funzione.

È assolutamente sconsigliata se il dente è recuperabile.

Devitalizzare un dente step-by-step

È chiaro dunque che sia un dente in pulpite che un dente in necrosi vadano devitalizzati. Nel caso della necrosi il termine “devitalizzazione” è improprio in quanto il dente la vita l’ha già persa.

Questo è uno dei motivi per il quale, in caso di dente da devitalizzare, gli Odontoiatri preferiscono il termine terapia endodontica. Vediamo ora qual è l’iter da seguire per devitalizzare un dente.

dente da devitalizzare
Una delle cause principali di devitalizzazione è una carie che arriva alla polpa

Immaginiamo di dover devitalizzare il tuo molare necrotico.

Apertura del dente e allargamento

Ti starai probabilmente chiedendo come mai non si inizi dall’anestesia. In realtà, un dente morto, avendo perso le sue fibre nervose, non richiede anestesia.

In questa fase, viene rimossa tutta la carie eventualmente presente e il dente viene aperto mediante una fresa. In ogni dente, l’apertura prevede una geometria ben precisa; nel caso del molare sarà di forma triangolare o trapezoidale.

Apertura del dente
Apertura del dente

Successivamente, con la stessa fresa o con un’altra punta, ci allargheremo per scoprire i canali. I molari, come avrai letto nell’articolo sull’anatomia, sono degli elementi pluriradicolati, ovvero dotati di più radici e di più canali. Allargarci ci consentirà di esporre i fori di ingresso dei canali, al cui interno ci sarà polpa necrotica da rimuovere.

Localizzazione e rifinitura

Localizzati i canali mediante una sonda, con un’ulteriore punta si andrà a rifinire il dente eliminando tutte le possibili discontinuità, curve o gradini. Questo ci agevolerà nelle fasi successive evitando che gli strumenti possano rompersi all’interno del dente.

Canali del dente
In evidenza 4 canali del dente

Montaggio della diga

Devitalizzare un dente senza montare la diga è del tutto controindicato. Si tratta di un foglio di gomma che va a isolare il dente da trattare, impedendo che i fluidi possano contaminare di microbi l’interno del dente.

Diga in endodonzia
Montaggio della diga

Strumentazione e irrigazione dei canali

Le fasi di strumentazione e irrigazione sono estremamente importanti per devitalizzare un dente in maniera corretta. Qui, l’odontoiatra si servirà di strumenti manuali e meccanici che andranno a ripulire i canale, rimuovendo la polpa necrotica.
La strumentazione va sempre associata ad una irrigazione costante, che ci consentirà di portare in superficie i detriti e di degradare la polpa residua.

strumentazione endodonzia
Esempio di strumentazione manuale

Otturazione e restauro

Infine, il dente verrà sigillato e verrà eseguito il restauro definitivo post-endodontico.

fasi devitalizzazione dente
Fasi della devitalizzazione di un dente

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