Il tuo dentista ti ha detto che uno dei tuoi denti ha un granuloma? Hai molti denti cariati o radici abbandonate e stai trascurando il problema? Forse non sei a conoscenza di una lesione da non sottovalutare: il granuloma dentale.
Il granuloma dentale, detto anche granuloma periapicale, è una lesione cronica benigna che si sviluppa nelle ossa mascellari. Tipicamente, nelle prime fasi sono del tutto asintomatiche: potresti averne una senza esserne a conoscenza. Ma di che si tratta nello specifico? Scopriamolo insieme.
Indice:
Quella carie dimenticata…
Se hai una carie dimenticata da tempo, che magari hai trascurato proprio perchè non fa più male, sei suscettibile al granuloma dentale.
Si tratta di una piccola lesione irregolare visibile radiograficamente che insorge in prossimità dell’apice di un dente necrotico. In questo caso, per dente necrotico si intende banalmente un dente morto a causa dell’infiammazione della polpa prodotta dalla carie.
A seguito della necrosi del dente il primo segno di infiammazione è caratterizzato dalla formazione di una parodontite apicale acuta. Quest’ultima può sfociare in un ascesso oppure cronicizzare dando luogo ad un granuloma dentale. Se il dente continua a non essere curato, il granuloma potrebbe evolvere in cisti radicolare.
La caratteristica principale di tutti i granulomi e cisti è quella di accrescersi in tutte le direzioni distruggendo l’osso lentamente e senza alcun tipo di sintomo, specialmente nelle fasi iniziali.
È bene sottolineare che non tutti i denti necrotici sono destinati ad avere granulomi. Altre condizioni che possono favorire la comparsa di una cisti radicolare sono:- Devitalizzazione incongrua;
- Traumi fisici o chimici che hanno danneggiato irreversibilmente la polpa;
- Ogni altra evenienza che manda in necrosi la polpa dentaria.
Com’è possibile capire se uno o più denti ha un granuloma apicale
Generalmente, i sintomi che il paziente riferisce quando presenta uno o più granulomi apicali sono piuttosto aspecifici.
Si avverte un dolore localizzato in prossimità del dente interessato, lo si percepisce in maniera sorda, continua e durante la masticazione.
Oltre ai segni e sintomi del paziente, un ausilio fondamentale è rappresentato dagli esami radiografici.
Sia attraverso l’ortopantomografia, volgarmente detta panoramica, sia per mezzo delle radiografie endorali, sarà possibile evincere una lesione in prossimità dell’apice del dente necrotico.
Tale lesione sarà più scura dei tessuti circostanti (radiotrasparente), e i margini saranno irregolari.
In questa fase bisogna porre particolare attenzione in quanto se i margini dovessero essere netti e regolari, in assenza di sintomi, la diagnosi propenderà più verso una cisti odontogena.
Decorso clinico e diagnosi del granuloma dentale
Ogni granuloma dentale è caratterizzata da diversi periodi fondamentali:
- Periodo iniziale in cui il dente è necrotico ma non è ancora presente lesione;
- Fase intermedia in cui il granuloma si accresce lentamente e in modo asintomatico. Si è dunque formata un’infiammazione di tipo cronico;
- Periodo di sovrainfezione in cui la sovrapposizione di ulteriori processi infiammatori può determinare la fuoriuscita di pus o sangue.
Data l’assenza di sintomi nelle fasi iniziali, spesso la diagnosi di granuloma dentale è eseguita casualmente tramite esami radiografici, specialmente se i denti interessati non sono molto interessati dalla masticazione.
Terapia dei granulomi apicali
L’approccio terapeutico alle cisti è endodontico e prevede il ritrattamento dell’elemento dentario.
Si procederà alla nuova devitalizzazione del dente affetto, con la rimozione dell’infezione e la nuova otturazione canalare.
Rimuovendo la causa dell’infiammazione cronica, il granuloma dentale scomparirà e di conseguenza anche i sintomi associati.