Hai difficoltà a relazionarti con gli altri perchè percepisci cattivo odore o sapore? Quando parli metti la mano davanti alla bocca per evitare di anestetizzare l’interlocutore? Se cerchi validi rimedi per l’alito cattivo, qui potresti trovare le tue risposte.
L’alito cattivo, detto anche alitosi o alito maleodorante, è noto fin dall’epoca delle culture antiche.
Si ritiene che questo problema affligga il 25-30% della popolazione mondiale. Tale stima comprende sia l’alitosi reale e sia l’alitofobia, intesa come eccessiva preoccupazione di avere l’alito cattivo.
Ma quali sono le cause? Esistono reali rimedi per l’alito cattivo?
Svisceriamo l’argomento e scopriamolo insieme.
Indice:
- Cause di alitosi
- Carie e alito cattivo
- Malattia parodontale
- Protesi o apparecchio
- La lingua va spazzolata oppure no?
- L’alitosi da risveglio
- Quando l’alito cattivo è la spia di qualcosa di più serio
Cause di alito maleodorante
Per poter eliminare definitivamente quel terribile odore proveniente dalla bocca occorre, come sempre, eliminare le cause.
Anzitutto va definito il concetto di alitosi temporanea, inteso come una persistenza di alito cattivo per meno di 2 mesi.
Alcune faringiti o tonsilliti, così come alcuni alimenti ingeriti (come aglio o cipolla) o intossicazioni danno luogo ad un cattivo odore che tende a scomparire quando la condizione si risolve.
In questo caso non è richiesta alcuna terapia.
Quando il problema persiste si parla di alitosi conclamata e intesa come condizione cronica.
Nel 90% l’alito cattivo ha origine dal cavo orale; sono dunque presenti all’interno della bocca tutte quelle affezioni in grado di produrre cattivo odore.
L’alitosi dovuta a cause intraorali può essere indice di malattie orali, quali gengivite, parodontite, carie, o dalla presenza sulla lingua di serbatoi batterici in eccesso.
La ragione per cui viene avvertito cattivo odore è dovuta alla degradazione, operata dai batteri, di alcuni amminoacidi in composti volatili solforati (VSC).
Ne deriva che l’eliminazione dei batteri, e quindi della placca, sia uno dei rimedi per l’alito cattivo.
Le carie possono generare alito cattivo?
Anche la carie può determinare l’insorgenza di alito maleodorante. Ciò è essenzialmente dovuto all’accumulo di placca e residui di cibo all’interno delle cavità cariose.
Prevenire una carie per quanto semplice possa essere è importante per contrastare le problematiche che la carie può dare.
In questo caso il rimedio è curare la carie.
Malattia parodontale e alitosi
Gengivite e parodontite sono tra i principali agenti causali di cattivo odore proveniente dalla bocca.
Nei quadri clinici suddetti si viene a formare uno spazio virtuale tra il dente e la gengiva che prende il nome di tasca parodontale.
La tasca parodontale si infarcisce di batteri responsabili del danno ai tessuti duri di sostegno del dente ma anche dell’alitosi. I microbi indiziati nella formazione dell’alito cattivo sono quelli anaerobi stretti, ovvero capaci di sopravvivere senza la presenza di ossigeno.
Inoltre, è bene ricordare che all’interno delle tasche parodontali profonde, non è possibile eseguire una corretta igiene domiciliare, pertanto è caldamente consigliato rivolgersi al proprio odontoiatra.
In caso di malattia parodontale il rimedio più efficace è curare la gengivite o la parodontite.
Protesi o apparecchio ai denti. Possono causare alitosi?
Anche la presenza di protesi removibili o di apparecchio ortodontico possono dare luogo ad alito maleodorante.
Queste difatti, tendono a trattenere batteri o materiale organico nei micropori o negli spazi tra la base protesica e i denti.
Un’igiene orale puntuale ed efficace è indispensabile è decisamente tra i più efficaci rimedi per l’alito cattivo.
La soluzione all’alitosi in presenza di apparecchio o protesi è eseguire una corretta igiene orale della protesi e delle stelline in tutte le loro superfici.
Nel caso dell’apparecchio ortodontico è consigliato l’utilizzo di uno scovolino per pulire lateralmente i brackets e ciò che sta dietro l’arco.
Patina linguale. La lingua va spazzolata oppure no?
La lingua presenta la carica batterica più alta di qualsiasi altra struttura del cavo orale. Essa difatti, fornisce il contributo maggiore alla formazione dell’alito cattivo, in particolar modo nella sua porzione posteriore.
Ciò è essenzialmente dovuto alla sua superficie ruvida, habitat ideale per i batteri, che prolifereranno grazie ai residui alimentari e cellule morte.
Gli individui che soffrono di alitosi intraorale hanno un numero siginificativamente più elevato di batteri sul dorso linguale rispetto a quelli che non ne sono affetti.
Nella maggior parte dei casi una lingua bianca è una lingua sporca ovvero una lingua che va pulita.
Il suo rimedio è l’utilizzo di un raschietto linguale o di un semplice spazzolino da denti, rimuovendo la patina da dietro in avanti.
Un problema comune: l’alitosi da risveglio
Seppur entro certi limiti possa essere fisiologica, un disturbo che affligge molti è l’alito cattivo da risveglio.
Tale problema si genera durante il sonno, quando la quantità di saliva e di ossigeno intraorali sono a livelli minimi.
Solitamente, dopo aver effettuato la colazione mattutina, l’alitosi sparirà. Tuttavia, per ridurre l’alito cattivo da risveglio è consigliato utilizzare un raschietto linguale la sera prima di dormire associandovi un collutorio.
Quando l’alito cattivo diventa la spia di qualcosa di più serio…
Nel 10% dei casi l’alitosi è correlata a cause esterne al cavo orale. Le principali affezioni extraorali responsabili di alito cattivo sono:
- infezioni delle vie respiratorie superiori come sinusite cronica, carcinoma laringeo, ostruzione nasale;
- infezioni delle vie respiratorie inferiori come bronchite, polmonite, carcinoma polmonare;
- disturbi del tratto gastrointestinale come ernia jatale, cirrosi epatica e diabete.
Queste patologie possono produrre odori specifici che possono essere identificati in prima battuta dal dentista ma che poi vanno indagati dallo specialista.